giovedì 29 novembre 2012

F come Fumetto - Parte Terza

QUINDICI UOMINI (E UNA BOTTIGLIA DI RUM)


Cari impersonatori di Elvis Presley, fatevi da parte: sono arrivati gli impersonatori di Jack Sparrow.
Il Capitano Alessio "Ale" Sparrow guida un manipolo di masnadieri alla conquista di Fumettopoli.
E da conquistatori sono andati via: il gruppo infatti, ha vinto il premio speciale "F come Fumetto" per il miglior cosplay.
Ale Sparrow's Pirates impersonators
Per mia grande fortuna, e non senza soddisfazione, sono riuscito a intervistare uno dei membri della "ciurma" del Capitano Ale Sparrow: Ilenya "Violet" (la ragazza a destra accanto a Davey Jones).
Ilenya Violet, in versione "Pirata" 


Riporto di seguito il testo dell'intervista.




Duca di Insubria: Che cosa fa esattamente un gruppo di "Impersonatori di Pirati", e in che cosa sono diversi da tutti gli altri cosplayers (mi viene in mente ad esempio One Piece?).

Ilenya Violet: Bella Domanda. Beh, per prima cosa, il nostro gruppo vuole essere soprattutto un gruppo di animazione. 
La differenza tra gli altri cosplayers e noi é che loro lo fanno solo per divertimento... mentre noi, beh, certo ci divertiamo, ma stiamo cercando (perché siamo solo agli inizi) di farne anche un lavoro.

Duca di Insubria: Da quanto tempo lo fate?

Ilenya Violet: Tutto il gruppo, dalla scorsa primavera; Alessio [il "Capitano" Ale Sparrow] assieme ad altri due, Daniele e Simone (i pirati "originali") hanno iniziato più o meno dall'anno scorso, come "Pirati di Xandria" [cioé di Alessandria, dove Ale Sparrow vive].

Duca di Insubria: Come hai conosciuto Ale Sparrow?

Ilenya Violet: l'ho conosciuto l'anno scorso alla "Festa dei Pirati" di Grazzano Visconti, poi l'ho ritrovato su Facebook.

Duca di Insubria: Il costume lo hai realizzato tu?

Ilenya Violet: Non l'ho fatto io, me lo ha fatto una sarta (bravissima!) di Milano. Se t'interessa, si chiama Alige Corsetry [NOTA: qui potete trovare anche la sua pagina Facebook].



Duca di Insubria: É stato costoso realizzarlo?

Ilenya Violet: Ho chiesto diversi preventivi a parecchie sartorie, lei mi ha fatto il prezzo più onesto... comunque, non é costato poco, considerando anche la parrucca (che arriva direttamente dall'America, da Hollywood per la precisione!) le perline per la collana (quella l'ho fatta io) e altre spese aggiuntive.

Duca di Insubria: A quali eventi avete partecipato?

Ilenya Violet: Diversi contest cosplay, feste a tema "pirata", animazione nei locali e stiamo preparando uno spettacolo per dicembre.

Duca di Insubria: Avete un luogo particolare dove vi trovate, insomma, una specie di... Covo dei Pirati, oppure ognuno si tiene l'attrezzatura in cantina e poi vi trovate dove capita?

Ilenya Violet:  Ognuno si tiene le sue cose a casa propria, ma se dobbiamo trovarci, ad esempio per provare uno spettacolo, usiamo come sala prove la palestra di una scuola elementare di Alessandria, per tutto il giorno. Per adesso quello é il nostro covo. Il resto lo organizziamo via mail oppure in chat.

Duca di Insubria: Alessandria non é vicinissima. Di questi tempi, rappresenta un problema per voi muovervi?

Ilenya Violet: All'inizio sì, ma poi per gli spettacoli veniamo pagati. I cosplay sono un'altro discorso, lì ci andiamo gratis. Ma nell'insieme, riusciamo a pagarci la benzina.

Duca di Insubria: Cosa consiglieresti a un aspirante pirata?

Ilenya Violet: Innanzi tutto, di sentirsi libero di essere... un pirata non ha legami! E anche un pirata cosplay dovrebbe sentirsi così, per essere credibile.

Duca di Insubria: L'ultima domanda é puramente tecnica. Come si fa per contattarvi?

Ilenya Violet: Abbiamo un sito, the Haven, e una pagina Facebook.

Ti ringrazio Ilenya. Non mi resta che augurare a te e alla tua ciurma di avere sempre il vento in poppa.




mercoledì 28 novembre 2012

F come Fumetto - Parte Seconda

Accademia Europea di Manga



Sono stato un assiduo lettore di fumetti per più di vent'anni, eppure, la varietà dei fenomeni che si nascondono dietro il termine, improprio, non descrittivo e vagamente discriminatorio, di "Fumetto"
non smette di stupirmi.
Innanzi tutto, ci sono profonde differenze a seconda della nazionalità. Possiamo distinguere almeno tre filoni, quello Americano (il più famoso) e quello Giapponese (il più recente) sono i due principali, con le varianti Inglese e Coreana rispettivamente; Un caso a parte rappresenta invece il fumetto Francese (o Franco-belga) con la sua variante italiana.
L'Italia rappresenta una sorta di eccezione nell'eccezione, e non sempre questo é un pregio.
Ma ne parlerò più avanti.

Ora vorrei rivolgere l'attenzione dei miei lettori all'Accademia Europea di Manga.
L'accademia ha sede in Toscana, per la precisione nella provincia di Pisa, ed é la prima del suo genere in Europa.
É convenzionata con l'università di Venezia e partner dello Yoyogi Animation Gakuin di Tokyo, rilascia quindi un diploma ufficialmente riconosciuto sia in Italia che in Giappone. Organizza inoltre corsi di studio avanzati in Giappone e corsi base in varie città italiane.
Se state già pensando di iscrivervi, vi avverto che i corsi sono a numero chiuso, e sono inoltre molto impegnativi, come del resto é ben specificato nella brochure dell'Accademia; per i Giapponesi infatti, l'Arte della Scrittura (Kyodo) e l'Arte del Disegno sono percorsi da intraprendere con una disciplina simile a quella delle arti marziali. Gli autori di fumetti (Mangaka) ricevono spesso l'appellativo di "Maestri" (Sensei) per lo meno dai propri lettori.
I materiali di lavoro comprendono un particolare tipo di pennarelli, chiamati fude, che permette la tipica tecnica di chiaroscuro dell'animazione giapponese (Anime, s.m.) di cui ho avuto modo di assistere a una dimostrazione allo stand dell'Accademia.
Neppure io potevo immaginare che un semplice pennarello potesse diventare uno strumento così sofisticato, o una tecnica tanto raffinata, per un prodotto a così larga diffusione.

La prossima volta che vedete un fumetto... fate un inchino.

martedì 27 novembre 2012

F come Fumetto - Parte Prima

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO


Sono reduce della Manifestazione Fumettopoli: F come Fumetto che si é tenuta da venerdì 23 a domenica 25 novembre, al Forum di Assago.
L'evento é stato esaltante, nonostante alcune grossolane mancanze dell'organizzazione (il "brutto"del titolo) di cui parlerò in seguito per non rovinare l'atmosfera.

É stato anche un vero e proprio Tour de Force, in cui ho avuto modo di incontrare tante persone e di vedere un mucchio di cose, per cui ho deciso, come avevo già fatto per il Bustofolk, di dividere la mia relazione per argomenti, trattando poi ogni argomento come un post separato.


Dal momento che ci metterò un po' di tempo (non ho ancora finito di archiviare tutte le foto e di controllare tutti gli indirizzi mail) e che gli eventi sono molti, potrei intervallare ciascuna relazione con i rapporti di altre cose, ma é un male necessario, perché preferisco lasciarmi il tempo di fare una relazione obiettiva, anche per rispetto a ciascuno dei molti e appassionati partecipanti, piuttosto che le solite grossolane recensioni che eventi come questo sono soliti ricevere.
Chiedo quindi a tutti i miei lettori di avere un briciolo di pazienza in più.
Posso assicurarvi che ne vedrete delle belle.


Restate sintonizzati!

mercoledì 21 novembre 2012

Diritti in Gioco

Con l'incalzare delle feste di fine anno, ci sono tanti eventi che non riesco a stare dietro a tutti.
Durante il terzo week-end di novembre, il comune di Saronno ha organizzato, all'interno della palestra della Scuola Media Aldo Moro, l'evento "Diritti in Gioco" in occasione della Giornata Europea dell'Infanzia.

Questa volta l'evento mi trova coinvolto direttamente, o meglio, trova coinvolta l'associazione Terzo Conclave di Saronno, di cui anch'io sono socio.
Sebbene il tipo di manifestazione sia off-target per il genere di pubblico a cui la nostra associazione si rivolge (noi ci occupiamo di giochi di ruolo, che sono molto più complessi dei normali giochi di società e trattano temi più adulti) il presidente dell'associazione Paolo Borghi ha comunque accettato l'invito del comune per... spirito associativo.
Paolo Borghi, l'attuale presidente dell'Associazione Giochi Intelligenti Terzo Conclave
Esempi di Giochi di Ruolo
All'evento, l'associazione ha proposto diverse attività: mentre la nostra Camilla si occupava dei più piccoli, impegnati in una... contorta sfida a Twister, i più intraprendenti hanno allestito un diorama di Warhammer 40000

Accompagnato da un laboratorio dimostrativo sull'arte di dipingere le miniature

É stato inoltre organizzato un laboratorio di Magic the Gathering (l'Associazione organizza una Serata Magic ogni mercoledì alle 21.00) e di Yu Gi Oh! (quest'ultimo co-gestito dalla Giocheria Landoni di Saronno).

L'evento principale, almeno per quanto riguarda il Terzo Conclave, é stato però il torneo di Bang!, un gioco di carte ad ambientazione western che é diventato il nostro cavallo di battaglia negli eventi di questo tipo.
Il torneo ha avuto una discreta affluenza, diciotto iscritti

Il torneo di Bang!

Oltre a Bang!, per la prima volta in assoluto, abbiamo organizzato delle partite dimostrative del nuovo gioco dello stesso autore, Samurai Sword.

L'associazione si trova a Saronno, in via Giuseppe Parini 54, di fronte alla Piscina Comunale.

martedì 20 novembre 2012

Mostra d'arte

Come i miei lettori più assidui oramai sapranno, l'Antiga osteria Sant'Andrea di Lorenzo Banfi non é solo un posto dove si mangia, ma un piccolo palcoscenico dove gli artisti locali possono trovare uno spazio per esibirsi.

Stavolta tocca a Monica Fusi, disegnatrice e illustratrice di Solaro.

L'artista assieme ai suoi genitori
Monica Fusi si definisce un'illustratrice naturalista.
"Ho iniziato a disegnare quello che vedevo guardando fuori dalla finestra" dice di sè. "Piante, animali... dietro però c'é anche uno studio. Se devo disegnare una pianta, la vado a cercare anche sui libri di botanica".
Alla domanda se sia autodidatta o se abbia anche una preparazione formale, risponde "Ho fatto il liceo artistico a Brera per due anni. Poi ho lasciato. non mi interessava l'arte concettuale, volevo disegnare la natura".
E di natura é intrisa sia la sua tecnica che il suo stile.
Del suo periodo a Brera, e soprattutto dei suoi insegnanti, la sentiamo esprimere "Non pensano che tu sia davvero un artista se non usi il pennello... ma io preferisco i pastelli, perché lasciano quella traccia che dà proprio l'idea di naturale".


Le opere di Monica Fusi rimarranno esposte all'Antiga Osteria fino al 30 novembre.
Chiunque sia interessato, può anche visitare il suo sito

mercoledì 14 novembre 2012

...e adesso, la pubblicità!

Ho iniziato a lavorare ad un altro sito, in collaborazione con Steampunk Italia.
Il sito é ancora in costruzione, ma qui potete trovare il link.

giovedì 8 novembre 2012

Silent Hill Revelation 3D

Non sono un grande fan dei videogiochi: siccome uso molto il computer per lavoro, preferisco affidare il mio divertimento ad altri mezzi.
Per questo motivo, ho evitato accuratamente anche tutta la serie di film tratti da Resident Evil e dai suoi Sequel.
Quando sono andato a vedere il primo film di Silent Hill, non sapevo che fosse una storia tratta da un videogioco; semplicemente sono stato attratto dalle sue atmosfere cupe e vagamente gotiche.
Siccome il primo film era un'avventura a sé stante, non ho sentito il bisogno di approfondire l'argomento, anche se mi era discretamente piaciuto.

Questo secondo episodio tuttavia, sebbene soddisfacente dal punto di vista tecnico e, soprattutto, grafico, lascia un'indefinita impressione che manchi qualcosa a livello di trama, non perché ci siano delle grosse incongruenze al suo interno (la storia é così lineare da sembrare quasi piatta) ma piuttosto perché ci sono molti elementi accennati ma non visti, come se, a dispetto del titolo Revelation una parte della storia ci fosse tenuta nascosta.
Lo stesso finale sembra lasciare intendere che la storia non é affatto conclusa, che siamo ben lontani dall'aver spezzato la maledizione di Silent Hill.

La reticenza della trama mi ha fatto venir voglia di fare delle indagini per conto mio.
Consiglio la visione di questo film a chi non ha paura di restare intrappolato tra i misteri di Silent Hill. 
Per me é già troppo tardi: mentre guidavo per tornare a casa, mi sono perso nella nebbia...

mercoledì 7 novembre 2012

ANNUNCIO

Gli anthologies, una band di Novara di cui ho già parlato in un precedente post, é alla ricerca di un sesto membro. Ripubblico il loro annuncio, chiunque sia interessato si faccia sentire!

sabato 3 novembre 2012

Got my mojo workin'

Un'altra serata con la nostra Dea del Blues, questa volta in versione silvana, o come lei stessa si descrive, "in veste di folletto".

E proprio come un folletto, riesce a incantare con la sua voce, e a tirare fuori qualcosa di magico da dove non ci si aspetterebbe di trovarne.
Naturalmente non é sola, ad accompagnarla ci sono ancora le chitarre classiche di Roberto Limonta e Matteo Finizio, che le fanno anche il coro.
(say: "Got my mojo workin'!" 
"Got my mojo workin'!").
Aggiunge alla magia l'ambiente familiare del Bar Nela di Uggiate Trevano (Como), a un tiro di schioppo dal confine svizzero. Valentina dice di averlo trovato per caso, mentre tornava da un'altra serata (il trio si é già esibito varie volte oltre confine, proprio di recente a Chiasso per la serata di Halloween). Un fortunato sincronismo, direi:
 
Un piccolo gioiello alla porta della Svizzera. Il proprietario però non é svizzero....



















...é friulano e non ne fa mistero.
Valentina sfodera ancora le sue multiformi doti canore passando da "Road 66" a "Knocking on Heaven's Door" intervallati da "Bella Ciao" in omaggio al pubblico di montagna, che però si rivela, questa volta, piuttosto timido nel momento in cui viene invitato a partecipare.   
Forse perché l'Inverno sta arrivando, anche il pubblico é un po' freddo, o forse pensa di non riuscire a reggere il confronto. Non che possa biasimarli: la voce di Valentina fa sognare. 
Il trio in posa dopo lo spettacolo: Valentina Romano, Roberto Limonta  (a sinistra) e Matteo Finizio (a destra)

venerdì 2 novembre 2012

Skyfall

Nella vita di ognuno ci sono dei momenti particolari, dei riti di passaggio, degli eventi che ci definiscono: il diploma, il primo bacio, l'inizio di un nuovo progetto.
Nel caso di un critico cinematografico, uno di questi momenti é scrivere una recensione dell'ultimo film di 007.
In realtà non ero troppo entusiasta di doverlo fare: gli ultimi episodi della Bond-saga, in effetti tutti i film che ho visto di recente, sono stati alquanto deludenti, e lo stesso personaggio di James Bond, pensavo, ormai é non soltanto datato, ma anche scaduto nel cliché. Sono andato a vedere questo film solo perché, beh, é l'ultimo 007, aspettandomi l'ennesima delusione.
Qualche volta é bello sbagliarsi.
Skyfall é lo 007 più 007 che io abbia mai visto, forse arriva addirittura a superare Sean Connery (senza offesa per Sean Connery, che comunque era il primo a non volersi identificare con James Bond).
Anche se non é eccitante come alcuni dei suoi predecessori, la trama é costruita al millimetro, senza una battuta fuori posto e con una serie di indizi che sto ancora cercando di ricollegare.
Non lo avrei mai creduto, ma ho amato Judy Dench nel ruolo di M, ho riso al ritorno di Moneypenny, ho apprezzato l'ambientazione molto British (a parte la Scozia, legata ad alcuni dei miei ricordi più belli, le scene nella metropolitana di Londra, con 007 che cerca la sua preda in mezzo a una folla di pendolari, sono un piccolo capolavoro).
Quanto all'essere datato, beh, direi che il protagonista di questo film é meno "007" e più "James bond", un uomo che ormai é ben lontano dai tempi d'oro, e se ne rende conto.
007 fatica a stare al passo con un mondo in cui in un qualunque negozio di elettronica si trovano gadget più avanzati dei suoi, sente l'età, e a rendere tutto più complicato, il cattivo é una sorta di anti-007 che conosce tutti i suoi trucchi, arrivando a colpire direttamente non solo lo stesso Bond, ma anche M.
Non bastano i segreti di una spia per sconfiggerlo, occorre andare più a fondo, scavare nei segreti più intimi dello stesso Bond, e proprio lì si trova la chiave.
La vittoria é allo stesso tempo dolce e amara: tutto ciò che era stato costruito in tanti anni di spionaggio é stato spazzato via, ma solo per ripartire dall'inizio.
Nel finale si ha l'impressione che James Bond abbia chiuso il cerchio e sia pronto a ricominciare tutto  da zero... anzi, da Doppio zero. Sette.

giovedì 1 novembre 2012

Halloween

La Notte delle Streghe... in realtà la Notte d'Ys: 

L'Accademia di Danze Irlandesi Gens D'Ys infatti, non ha perso l'occasione di festeggiare il Capodanno Celtico nella sua nuova sede, in Via Schiaffino 3 a Milano, a pochi passi dal Politecnico e facilmente raggiungibile dalla Stazione Nord Bovisa:
Questa foto risale a un mese fa (1 ottobre) giorno di apertura dei corsi, a cui naturalmente mi sono iscritto.
E sono anche contento di averlo fatto. Spero siano altrettanto contente...
...le mie compagne di corso...
...il direttore dell'accademia Umberto Crespi, e l'istruttrice del mio corso, Anna.
La serata é stata un successo nonostante la pioggia. Ho avuto la possibilità di incontrare ospiti eleganti...
...personaggi famosi...
Il 31 era Mercoledì...
...e anche vecchie conoscenze.

A sinistra: Adriano Sangineto e la sua arpa.
In basso: io assieme a Caterina "Delphine" Sangineto.

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Ad allietare la serata, il gruppo Irish-Folk degli Inis Fail.

Qui Adriano Sangineto non si é limitato a prendere parte alla serata, ma é anche salito sul palco assieme al gruppo, per eseguire una commovente versione di "Women of Ireland", ed altri pezzi tradizionali...

Inis Fail, featuring: Adriano Sangineto
...e poi ha aperto le danze.
A questo punto ho avuto qualche problema: ballare la Virginia Reel in una sala affollata può diventare molto pericoloso, specialmente con una principiante che non conosce bene tutti i passi. Ma sono riuscito lo stesso a sopravv... Ehm... divertirmi. Ho scoperto anzi, di essere un ballerino più bravo di quanto io stesso pensassi una volta arrivato alla Polka, in cui sono riuscito a condurre la mia dama senza feri... ehm, errori.
Polka!
Al piano di sotto, accanto al rinfresco, l'angolo dedicato all'Irish Shop di Busto Arsizio.

E così l'anno celtico si chiude. Appuntamento al Solstizio d'Inverno.