sabato 28 settembre 2013

Re: Busto#Folk~ Terza Parte

Da quando ho iniziato questo blog, sono stato tormentato da un certo timore strisciante: io amo la musica celtica, ma pensavo che, se avessi continuato a parlare sempre di quella, prima o poi avrei esaurito gli argomenti.
Come sempre in questi casi, sono felice di essermi sbagliato: non avevo tenuto conto della straordinaria inventiva dei musicisti, specialmente di Rossana Monico e Mattia Vierzi dell'Associazione Culturale Musicale Green Circle.
Arpista lei e sassofonista lui, hanno realizzato un'insolita fusion tra generi molto diversi (ma simili in quanto entrambi lasciano un grande spazio all'improvvisazone) e lo hanno chiamato Celto Jazz.
Dalla vecchia Dublino alla vecchia New Orleans
Contro ogni previsione, il risultato non solo funziona, ma riesce a sorprendere, spiazzare, entusiasmare, in un modo che sarebbe di sicuro piaciuto al grande bardo Taliesin, e probabilmente anche a Louis Armstrong. Ho già avuto modo di ascoltare Celtic Metal e Celtic Rock, e lo stile epico delle batterie e delle chitarre elettriche si trova alla perfezione con i tamburi e le arpe, ma non mi sarei aspettato una cosa del genere con un sassofono.

Il Laboratorio musicale del Green Circle si trova a Cesano Boscone, mentre a Busto Arsizio l'associazione tiene corsi di arpa e organizza gruppi sonori (per maggiori informazioni consultate l'elenco dei corsi sul loro sito) oltre che concerti ed altri eventi in collaborazione con i Gens d'Ys, anche all'aperto con il loro "Gazebo Musicale" (l'unico Green Gazebo su cui non mi vergognerei di mettere una firma).
Nel 2011 é stato pubblicato anche il loro primo albm, Strings.
La mascotte non ufficiale dell'esibizione, la civetta Brina

giovedì 26 settembre 2013

Re: Busto#Folk~ Seconda Parte

Continua l'ascesa dell'Ensemble Sangineto, che in questa edizione del Busto Folk introduce il suo secondo album, "On a Silver Cloud", che l'anno scorso era ancora in preparazione (per il primo album, "Arpa Creativa", leggete qui)
"On a Silver Cloud" il secondo album dell'Ensemble Sangineto
L'Ensemble annuncia inoltre il suo prossimo spettacolo, "Quattro Elementi", sulla falsariga di un altro evento che si é tenuto alla Villa Reale di Monza, cioè una combinazione di musica e danza acrobatica.
Questo nuovo spetacolo é ancora nelle prime fasi di sviluppo, quindi neppure io ho molte informazioni a riguardo, ma Adriano Sangineto invita a controllare il sito e la pagina Facebook dell'Ensemble per gli aggiornamenti.

Oltre che al Busto Folk, l'Ensemble ha fatto sfoggio delle proprie doti musicali e tecniche nel Museo di Trezzo d'Adda il giorno seguente (purtroppo il concerto era a numero chiuso e i posti esauriti, quindi non ho potuto partecipare) e la sera stessa nella Cappella di S. Damiano, che aveva il vantaggio di non essere troppo lontana da dove abito.
L'ensemble qui ha presentato gli strumenti d'epoca ricostruiti dal laboratorio Sangineto secondo i disegni originali di Leonardo da Vinci.
Nella foto in alto potete vedere alcuni degli strumenti (rimando al sito per una più accurata descrizione)
e in quella in basso l'uomo che li ha realizzati.
Purtroppo, devo anche riferire di come l'inopportuna invadenza del parroco, per il quale l'esposizione del genio di Leonardo e della maestria di chi ne ha raccolto l'eredità é stata solo un'ennesima occasione per chiedere soldi per ristrutturare un affresco di modesto valore sia storico che artistico, abbia completamente guastato la pur splendida esibizione dei musicisti.

Come libero pensatore, e comunque più vicino per formazione al pensiero Protestante (Anglicano) che a quello Cattolico, mi trovo a constatare, con estremo disagio e una certa rabbia, che dai tempi di Martin Lutero e di Enrico VIII, che nonostante le sue numerose ombre é stato un grande riformatore (e compositore: due pezzi che sono stati suonati durante questa serata erano composti proprio da lui) Non abbiamo imparato nulla.

Per questo motivo, per non indisporre i miei lettori e con le mie più sentite scuse ai Sangineto, preferisco congedarmi in silenzio.

martedì 24 settembre 2013

Re: Busto#Folk~ Prima Parte

Con l'arrivo dell'Equinozio d'autunno, ci si prepara al cambio di stagione, e si riprendono le consuete attività per un nuovo ciclo; é il momento dell'ultima raccolta, ed é anche, di nuovo, il momento del Busto Folk.
Anche quest'anno il museo del Tessile di Busto Arsizio ha ospitato l'evento, con musica, danze, fiumi di birra, ma anche conferenze, laboratori e un mercatino dove si vende di tutto e si trova di tutto, oltre agli immancabili campi storici.
I Campi Storici
Naturalmente ho fatto rifornimento di Idromele (una bottiglia direttamente dalla Bretagna e una di produzione locale) prima di fermarmi a prendere un té al banco della Bakery Street, la pasticceria di Cassago Magnago che ha in programma una cospicua serie di eventi per la nuova stagione, e che sta cercando di espandere la propria attività aprendo un secondo negozio dalle parti proprio di Saronno (ma sembra ci siano delle difficoltà a trovare un posto adatto).  

Un'altra presenza Fissa, Umberto Crespi e i Gens D'Ys, che quest'anno festeggiano il loro ventesimo anniversario con una mostra che occupa un'intera sala (su cui tornerò in seguito).

Se I Gens d'Ys dirigono le danze, la musica é affidata ancora una volta all'Ensemble Sangineto (con l'uscita del loro secondo disco, anche di quello parlerò in seguito) e dall'Associazione Culturale Green Circle, sempre di Busto Arsizio, che é riuscita a sorprendere persino me con le sue contaminazioni di genere, ma non solo: mi hanno persino lasciato provare a suonare l'arpa, con risultati... su cui preferisco sorvolare.
Eccomi che suono l'arpa.
Restate sintonizzati, perché questo é solo l'inizio.

lunedì 16 settembre 2013

Secondo Cosplay Mob a Pavia

Cosplayers alla conquista del mondo!

Beh, insomma, noi ci proviamo; il fatto che siamo arrivati già alla seconda edizione, e che ha visto un  discreto numero di partecipanti nonostante l'inclemenza del tempo (almeno, sufficiente a sconvolgere una grigia domenica di settembre sulle rive nebbiose del Ticino) é già un motivo di cauto orgoglio.
L'organizzatrice dell'evento é ancora una volta Elisa Oximoron, titolare dell'ormai celeberrimo, per i miei lettori, negozio di moda alternativa The Oximoron.
Questo evento apre la nuova stagione (autunno-inverno) che coincide con il lancio del nuovo sito del negozio.
EQUESTRIA GIRLS: Applejack, Twilight Sparkle, e Rainbow Dash
Rarity in Cosplay da Rainbow Dash.
(Elisa, senza offesa, ma credo che come Rainbow Dash sarei più convincente io.....)
In realtà ci sono state diverse defezioni a causa della pioggia, e il previsto servizio fotografico ha dovuto essere annullato[1]; ma questo non ha fermato noi impavidi, che, con una buona dose di quello che Germano il Vegano[2] chiama "Stacanovismo Ludico", abbiamo sfilato sotto la pioggia nel centro di Pavia.




Non sono mancati momenti di tenerezza...
Padre e figlia cosplayers



















...momenti epici...

...momenti di terrore...

...e momenti di follia.
Siamo persino rimasti coinvolti in una disputa internazionale tra Francia e Inghilterra[3].

Ma c'é sempre qualcuno che riesce ad aggiustare le cose.

[3] Inghilterra é quello con l'ombrello


Per altre foto, rimando alla pagina ufficiale dell'evento.

[1] Correzione: alcune foto sono state fatte nonostante la pioggia, e caricate qui.
[2] Non é chiaro se Germano il Vegano sia un igienista o un alieno, ma é possibile che sia entrambe le cose.

sabato 7 settembre 2013

Elysium

Un cyberpunk della vecchia scuola, in stile anni '80, ma con forti tematiche sociali come negli anni '70.
Solo che non siamo più negli anni '70, e lo scenario, pur interessante, decade presto in qualcosa di  grottesco, mentre quella che negli anni '80 poteva essere ironia, oggi sembra una farsa: i ricchi sono tutti cattivi (e apparentemente tutti canadesi) e i poveri sono tutti buoni (e ispanici): retro-razzismo?

La logica vola fuori dalla finestra, mentre i buoni sentimenti si sprecano, al punto da far venire la nausea a Dickens. Impagabile l'ultima scena, in cui tutti i problemi del mondo, povertà, malattie, inquinamento, vengono risolti in cinque minuti semplicemente riprogrammando il computer, su un sottofondo di musica d'organo, con l'eroico sacrificio del protagonista come ciliegina sulla torta.

Deus Ex Machina, letteralmente.

Il mio consiglio è di non andare a vedere questo film.

venerdì 6 settembre 2013

Produzioni Indipendenti - Parte Terza: Closer

Scordatevi i Corti del Festival di Venezia, Angelo Licata ne ha combinata un'altra delle sue:

Questo per il momento é tutto quello che vi posso mostrare. Terrò i miei lettori più aggiornati possibile in caso di novità, che spero arrivino presto.