martedì 4 marzo 2014

49° Salone del Fumetto Internazionale: parte terza

Mi é capitato, qualche volta, di sentire degli appassionati lamentarsi perché questa o quella fiera era diventata "troppo commerciale".
Considerata la sua particolare location, il Salone del Fumetto di Assago potrebbe essere più soggetto a questa accusa rispetto ad altre manifestazioni.
La parte commerciale e burocratica può non piacere (e a me non piace) ma é comunque necessaria: dopotutto i fumetti non crescono sugli alberi e i cosplay non si cuciono da soli.
Il mercato del fumetto per certi versi ricorda quello delle opere d'arte (perché di questo si tratta): chi compra é alla ricerca di un articolo particolare e specifico, a volte raro, e chi vende deve avere la capacità e la preparazione necessarie per soddisfare delle esigenze squisitamente individuali.
Sia dal lato della Domanda che dell'Offerta quindi, occorre essere esperti.
Ago, Filo e Fantasia, Sartoria Specializzata.
Piazza Comunale 10, S. Genesio ed Uniti (PV)
Un cosplayer invece potrebbe essere considerato come una sorta di artigiano altamente specializzato. Sarebbe troppo fare un paragone con il Rinascimento? Potrebbe sembrare di sì, ma é esattamente secondo questo meccanismo da "gilda" che il mondo del cosplay funziona.
L'epoca in cui viviamo però é post-industriale, e si basa soprattutto sul passaggio di informazioni e competenze, in uno scenario che non é soltanto in continua evoluzione, ma in cui il limite tra amatoriale e professionismo sta diventando, nel bene e nel male, sempre più labile.
Per restare sempre informati sulle ultime tendenze é nata  La Gazzetta del Cosplay, una rivista trimestrale fatta da cosplayers per cosplayers. Non si tratta della solita fanzine, ma di un  periodico semiprofessionale, pubblicato a Mantova e attivo anche online.
La Gazzetta del Cosplay aspira a essere il punto di riferimento per la cultura Nerd/Otaku/Cosplay in Italia, e a giudicare dal loro filmato promozionale sembra che abbia buone probabilità di riuscirci.
Se volete restare aggiornati quindi, continuate a leggere, perché io non smetterò di certo.

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