sabato 21 marzo 2015

Agorà: Come scrivevano gli Elfi

Avevo detto che avrei proseguito come in un nodo celtico, e ora é il momento di fare una curva  per ritornare sul sentiero precedente: dall'Irlanda agli Elfi non occorre fare tanta strada.
Roberto Fontana all'Agorà
Se poi, ad accompagnarci é qualcuno che già conosciamo, non ci sembra neppure di camminare.
Infatti, mi sembra quasi di essere finito in uno dei miei sogni ricorrenti in cui sono tornato a scuola... con la differenza che stavolta non devo nascondere i fumetti sotto il banco (beh, poteva andarmi peggio, dopo tutto).
Le Tengwar
Non sono riuscito ad assistere all'intervento di Licia Troisi, ma Roberto Fontana e le sue lezioni di Qwenya hanno fatto "emergere" una specie di mondo dentro un mondo, anche se il vero merito di tutto va a Tolkien e all'incredibile complessità di ciò che ha saputo creare, incomprensibile per chi la vede da fuori.
Certo, le varie saghe fantasy e di fantascienza ci hanno abituato ai "conlang" (constructed languages), basti pensare al Klingon di Star Trek (Heghlu'meH QaQ jajvam - Oggi é un buon giorno per morire), Tolkien però é stato quello che ha dato inizio a tutto, ed è riuscito a dare vita non a un solo linguaggio, ma a diversi, e a ciascuno ha dato una storia.
Namárië (addio): un esempio di Corsivo Elfico, che non si
trova in Tolkien ma é stato inventato da  Roberto Fontana.
Il Linguaggio é vivo e si evolve.
Il Quenya infatti, non é la lingua degli Elfi, é la lingua degli antichi Elfi (ed é perciò chiamato "Latino Elfico"), mentre gli Elfi "moderni" parlano il Sindarin, di cui tra l'altro esistono anche dialetti e varietà regionali.
Per questo motivo, Roberto Fontana dà un consiglio chi desidera farsi un tatuaggio con delle scritte elfiche: fatelo pure, i tatuaggi sono belli, ma durano tutta la vita, e non é il caso di portarsi addosso a vita un errore di ortografia.
Mi sentirei di aggiungere che, per diventare tatuatore qualificato, non basta avere la mano ferma e rispettare le norme d'igiene, ma occorre anche aver studiato l'Elfico; dopotutto, nelle società primitive, farsi tatuare era un atto sacro, e non riesco a pensare a qualcosa di meglio dell'Elfico come lingua liturgica, a parte il Gaelico antico.
Se siete liberi, Roberto Fontana terrà un'altra lezione allo Spazio Fumetto domani, 22 marzo 2015 nell'ambito della Mostra Tolkieniana.
Á entengwa (continuate a leggere).

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