martedì 21 luglio 2015

Laboratori di Cosplay - Parte Seconda

Immaginate questa scena: un cavaliere che, al termine di una battaglia, sale in cima a una collina, e dopo essersi accertato di aver vinto, finalmente rinfodera la spada, mentre gli ultimi raggi del tramonto si riflettono sulla sua armatura tingendola di una luce dorata.
Bracciali di armatura, prima e dopo aver applicato l'effetto
"schizzi di sangue"
Quest'effetto, al cinema, si potrebbe ottenere aggiungendo particolari filtri alla telecamera, mentre in un cosplay, come in un fumetto, i riflessi dorati devono essere dipinti direttamente sull'armatura.
Il Laboratorio/Corso di Cosplay di Yeliza e Stray 
all'Arcadia Comics
Lo stesso succederebbe se l'armatura fosse macchiata di sangue, con l'aggiunta di una tecnica particolare (la direzione degli schizzi) per rendere l'effetto realistico. Ogni cosplayer ha inventato le sue tecniche particolari, ma se volete provare ad impararne qualcuna anche voi, provate a partecipare a un laboratorio, come quelli che si sono tenuti all'Arcadia Comics lo scorso giugno; le ragazze di Yeliza&Stray Cosplay saranno felici di dividere con voi i loro segreti.
Il prossimo passo sarà aggiungere alla parrucca un 
lettore MP3 per dare volume ai capelli
Oltre alle armature, Yeliza e Stray realizzano  parrucche con acconciature particolari, come quella della foto qui accanto, in cui dei sottili cavi a fibre ottiche sono stati incollati attorno a due palle di natale, attraverso le quali sono stati fatti passare due bastoni, attorno a cui, in seguito, sono stati arrotolati i "capelli"; é stato sufficiente aggiungere delle perline colorate come gioielli per ottenere questa istantanea acconciatura, che dà un nuovo significato all'espressione "capelli luminosi".
Per ottenere lo scudo di Capitan America qui accanto invece, é stato realizzato un disco verniciato di bianco, rosso e blu, che successivamente sono stati coperti con una pittura metallizzata. Alla fine sono stati aggiunti i danni di una battaglia, ma per rendere il tutto più realistico, occorre strappare anche il costume, e perché sembri davvero che Capitan America abbia sostenuto uno scontro, anche lo strappo va eseguito con una tecnica particolare.
Persino io ho imparato qualcosa di nuovo sul cosplay da Yeliza e Stray: il costume é molto più di quello che si vede.
Posso solo immaginare che gran lavoro ci sia dietro a ogni Fiera del Cosplay.
Per il momento, auguro ai miei lettori buone vacanze, ma non provate a smettere di leggere.
Tornerò.

giovedì 16 luglio 2015

Laboratori di Cosplay - Parte Prima

Come ho accennato nell'introduzione, un Cosplay é molto di più che "vestirsi come un cartone animato", é una vera e propria forma d'arte.
Cercherò, per essere più chiaro, di farvi un esempio:

...oppure questa?
Vi convince di più questa...
Guardate la foto a sinistra: quello che vedete é una ragazza con un costume.
Ora invece, date uno sguardo alla ragazza nella foto a destra: quella é una Cosplayer. Siete in grado di cogliere la differenza tra l'una e l'altra?

Come ogni altra attività umana tuttavia, e forse anche più delle altre, l'Arte ha bisogno di essere sviluppata e perfezionata; non esisterebbe Arte senza Progresso, e non esisterebbe Progresso senza Ricerca.
Per questo sono nati i Laboratori di Cosplay.
Laboratorio di Cosplay: Elisa Oximoron insegna a cucire
il proprio costume.
Anche per il mondo relativamente recente del Cosplay, i laboratori sono un fenomeno del tutto nuovo, ma anche il segno che, a livello tecnico e sociale, il Cosplay ha superato la fase dell'infanzia.
Dopo la chiusura del suo negozio, Elisa Oximoron ora tiene corsi di cucito in cui insegna ai Cosplayers a creare i propri costumi, anche sperimentando con nuove tecniche o, nel caso dei costumi vittoriani, resuscitandone di vecchie.
Spaghetti Cosplay al Museo del Tessile di Busto Arsizio
Se però non vi trovate a vostro agio con ago e filo, oppure non avete idea di che personaggio interpretare, non preoccupatevi: potete sempre prenotare un lavoro in commissione, o anche solo farvi dare un'idea, dalla comunità  Spaghetti Cosplay, un gruppo di Cosplayers attivo nella zona di Pavia e specializzato principalmente nell'ambito dello Steampunk e del gotico-vittoriano.
Romantico pseudo-storico
Il Cosplay infatti, non si limita solo ai personaggi dei cartoni animati, ma ha anche altri ambiti, tra cui quello strorico o romantico pseudo-storico.
Oltre a creare o affittare costumi, Spaghetti Cosplay partecipa a incontri di Cosplayer, come il Pic-Nic Vittoriano sul Naviglio dello scorso Beltane (Primo Maggio).
Collabora inoltre con le fumetterie e i negozi di abbigliamento specializzato, per organizzare concorsi e sfilate Cosplay, con in palio buoni sconto e facilitazioni per creare il proprio Outfit.
Nel prossimo articolo parlerò di spade e armature.
Continuate a leggere.

martedì 14 luglio 2015

Alice nel Paese degli Orrori

Il 4 luglio 1862, così dice la leggenda, un professore di matematica dell'Università di Oxford di nome  Charles Lutwidge Dodgson stava facendo una gita in barca con il suo preside e le tre figlie di quest'ultimo, Lorina, Edith e Alice. Tre anni dopo, con lo pseudonimo di Lewis Carrol, il professore avrebbe dato alle stampe Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, un'opera che avrebbe per sempre alterato il nostro immaginario.
In quel periodo, oltre alle favole del filone "nonsense" di cui faceva parte anche Alice nel Paese delle Meraviglie, era molto in voga quello che ai tempi veniva chiamato Romanzo Gotico, che la letteratura contemporanea classifica come Genere Horror.
Nessuna meraviglia quindi, che fin dall'inizio ci sia stata una contaminazione tra i due filoni, e frequenti rivisitazioni della storia di Alice in chiave Horror e gotica.
Una tendenza che continua anche in epoca recente, basti pensare al Cappellaio Matto Jervis Tetch (uno dei nemici di Batman) alla recente versione cinematografica Alice in Wonderland con la regia di Tim Burton e al fenomeno multimediale Alice Human Sacrifice.  
Jim Gerrison (Sean Litter ) e il Cappellaio Matto 
(Gianfilippo Maria Falsina Lamberti)
Sabato 11 luglio 2015, per festeggiare i 150 anni di Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, si é tenuto uno spettacolo teatrale scritto e interpretato da Gianfilippo Maria Falsina Lamberti del Convivio d'Arte, già aiuto regista di Kings il gioco del Potere e la mente malata dietro al Grand Guignòl de Milan.
Dadi & Etro
La formula é la stessa che avevamo già visto alla Farmacia Alcoolica, con la versione ultraviolenta di Casa Vianello e la partecipazione degli artisti Dadi & Etro (la prima nei panni della Stregatta) e un'altra esuberante performance di Miki Barbieri Torriani, che tenta più volte, senza troppo successo, il suicidio sul palco e alla fine si rassegna a chiedere a uno del pubblico di spararle, disegnandosi addosso un bersaglio col rossetto per essere sicura che non sbagli mira.
Lo spettacolo é introdotto da Jim Gerrison, tossico vegano che si nutre solo di erba, per poi chiudersi con un... duplice alicidio.
Nel Paese degli Orrori però, nulla é come sembra.
Seguite il Bianconiglio, e continuate a leggere.

venerdì 10 luglio 2015

Terminator Genesys

Nessuno era troppo ansioso di vedere un altro film di Terminator, con o senza Arnold: gli ultimi due avevano completamente fatto a pezzi la serie, e poi, chi ha più bisogno di Terminator, ora che abbiamo Ultron? Ma quando si ha di fronte un Terminator bisogna sempre fare attenzione; proprio quando sembra distrutto, ecco che torna alla carica.
Questo film riprende tutta la storia della Guerra contro le Macchine fin dall'inizio, facendocela rivivere attimo per attimo, solo per stravolgerla fino alle fondamenta, cambiando i ruoli del cacciatore e della preda, del salvatore e del distruttore, mentre il destino dell'umanità si ripete sempre diverso.
Persino la stupida battuta Google is Skynet trova il suo posto nella mitologia della Guerra Futura.
Neppure i trent'anni che ci separano dal primo Terminator sono passati invano: questo film mette a frutto anche le lezioni della Marvel (restate fino alla fine dei titoli di coda).
Se avevate perso interesse nella saga di Terminator andate a vedere questo film, perché rimette tutto in discussione.
È tornato.

giovedì 9 luglio 2015

Laboratori di Cosplay - Introduzione

Il Cosplay, agli occhi di un profano, appare come una specie di "carnevale fuori stagione", come se bastasse mettere un costume per diventare un cosplayer: niente potrebbe essere più lontano dalla verità.
Vincitrici della Gara Cosplay al Busto in Fantasy
Proprio come battere sui tasti di un pianoforte o strimpellare una chitarra non fa di una persona un musicista (se fosse così, non esisterebbero i conservatori) anche il cosplay é un'arte, che richiede capacità di recitazione, abilità sartoriali e anche una buona dose di coraggio, per non parlare dell'abilità tecnica che, in ogni arte, non é un particolare da trascurare (cosa che i profani spesso fanno, non solamente nel cosplay).
OC
Qui a destra potete ammirare un cosplay tratto da un videogioco, con i cavi luminosi realizzati in fibra ottica.
Le ragazze nella foto a sinistra invece sono due OC (Original Characters) cioé due personaggi che non compaiono in alcuna serie, ma sono state inventate direttamente dalle cosplayers, che hanno anche creato una vera e propria coreografia: una danza che imita un combattimento tra una vampira e la sua non così indifesa vittima.
In ogni arte va da sé che, se il talento é un dono, la tecnica deve essere studiata, approfondita perfezionata, e infine anche insegnata.
Per questo motivo, accanto alle gare di cosplay, sta nascendo un nuovo fenomeno: i laboratori, in cui cosplayer veterani insegnano i trucchi del mestiere alle nuove leve.
Nei prossimi articoli cercherò di approfondire il fenomeno e di fare il punto sullo stato dell'arte.
Continuate a leggere.

sabato 4 luglio 2015

Predestination

Un film sui viaggi nel tempo e sui paradossi che ne derivano,  di cui l'unico vero paradosso é una trama esageratamente complicata che risulta in un finale talmente prevedibile da sembrare citofonato.
Ottima realizzazione tecnica e visiva, ma la storia, da qualsiasi parte la si giri, lascia il tempo che trova.

venerdì 3 luglio 2015

Consulting Detective: Sherlock Holmes Live

–Elementare Watson!– Ormai ero abituato agli scatti improvvisi del mio amico, e a quelli che lui chiamava "lampi d'intuito", perciò non reagii in alcun modo. Invece rimasi seduto, e attesi la spiegazione che sapevo sarebbe seguita.
Sherlock Holmes iniziò a passeggiare avanti e indietro per lo studio, con la pipa in mano, misurando ogni passo come se stesse ancora cercando chissà quale altro indizio.
–Watson– Holmes si girò di scatto verso di me, indicandomi con la pipa –lei é al corrente di un gioco di ruolo chiamato Consulting Detective?
–Ovviamente sì– risposi –é un gioco di ruolo basato sui miei resoconti delle sue indagini, che sono stati pubblicati sullo Strand Magazine, se la memoria non mi tradisce. Ma Holmes... Consulting Detective é un gioco da tavolo!
Holmes sorrise, si portò la pipa alle labbra, ma non la mise in bocca.
–Qualcuno... ha messo in piedi una sessione live!
Non riuscivo a crederci. Una sessione live di Consulting Detective? Ci sarebbero volute più comparse che giocatori, per non parlare delle difficoltà nel gestire sia le une che gli altri.
Ma Holmes, come sempre, era diversi passi avanti a me.
–Ah, Watson, Watson... come non esiste il crimine perfetto, non può esistere neppure l'indagine perfetta! Tuttavia... può esistere un luogo, perfetto per entrambe.
Un luogo in cui le comparse avrebbero potuto confondersi tra la folla, disseminare falsi indizi...
il colpevole é arrivato addirittura a costruire un finto laboratorio d'analisi, a cui condurre i giocatori per indirizzare l'indagine dove voleva!
Non solo questo, ma ha usato il sistema di punteggio di Consulting Detective per assegnare dei premi ai giocatori!
Quest'ultima frase mi lasciò interdetto.
–Premi?
–Buoni sconto– Holmes rispose –da spendere nelle fumetterie della zona!
Anche se collaborando con Sherlock Holmes avevo assistito a ogni genere di depravazione, spesso perpetrata da coloro che apparivano più innocenti, non potei evitare di sobbalzare sulla mia poltrona di fronte a una rivelazione del genere.
–Holmes, ma é diabolico! Quale mente criminale può aver architettato una simile messa in scena? Non starà per caso pensando a...
–Al Professor Moriarty? No, amico mio... dietro a tutto questo c'é il Convivio Ludico! Anche se... data la natura dell'organizzazione di Moriarty, non posso del tutto escludere che il Convivio Ludico non sia in qualche modo coinvolto con lui.
Un brivido mortale mi percorse al pensiero che il Convivio Ludico potesse complottare con Moriarty, per commettere chissà quali nefandezze.
Trassi sollievo nel constatare che, almeno per questa volta, avevamo sventato i loro piani.
–C'é solo un particolare che ancora non mi é chiaro...
Holmes mi sorrise, con uno sguardo indulgente.
–Mi dica, Watson!
–Come é coinvolto il Duca di Insubria in tutto questo?
–Era una delle comparse... il Francese!
Stavolta pensai che Holmes doveva proprio aver preso un abbaglio.
–Non ce lo vedo il Duca di Insubria nei panni di un francese!–esclamai.
–APPUNTO!– Holmes allargò le braccia –Il travestimento perfetto, nessuno avrebbe potuto pensare che era lui! Certo, anche per uno come il Duca di Insubria, calarsi nei panni di un francese non deve essere stato facile... ma conoscendolo, gli sarà sembrata una sfida. Una sfida a cui non ha saputo resistere...
Mi sentivo svuotato. Il Francese... gli ero persino passato davanti!
–Holmes, chi é veramente il Duca d'Insubria?
–Non lo so, Watson, non lo so... ma per tutti i Santi, ho intenzione di scoprirlo! Comunque, per oggi almeno...– Holmes si accese la pipa –Il caso é risolto.