domenica 30 agosto 2015

Common Ground Games

Mia madre ha un terribile senso dell'orientamento, ma anche un'incredibile capacità di trovare quello che cerca persino nei luoghi più impensati. Mi é capitato di sentirle dire "sbagliando strada, ho trovato il posto giusto".
Diorami per giochi di miniature
Può darsi che io abbia ereditato parte di questa sua capacità, perché é esattamente così che ho trovato il posto dove si riuniscono i giocatori di ruolo di Stirling.
La sala principale
Common Ground Games ha tutto quello che un vero nerd possa desiderare.
La prima cosa che si nota entrando, é il vasto spazio per i giocatori, occupato, per la maggior parte, dai grandi tavoli dedicati ai giochi di miniature, che variano da Warhammer Fantasy a X-Wing.
In fondo alla sala si trovano i tavoli più piccoli per i giochi di carte, ma se vi serve un angolo più appartato per una sessione di Pathfinder, Richiamo di Cthulhu o per qualsiasi altro gioco di ruolo carta-e-matita, c'é una seconda area con tavoli e divani, dove potete creare l'atmosfera adatta senza essere disturbati dagli altri.
Il negozio
E se per caso dovesse mancarvi qualche manuale, non preoccupatevi: nella stessa sala si trova un negozio molto fornito dove é possibile acquistarli.
Tra le due sale si trova anche un'attrezzata area bar che rifornisce i giocatori da entrambi i lati, e che é stata un gradito rifugio per me che ero appena emerso da un acquazzone.
Vorrei ringraziare il proprietario, che é stato gentilissimo.

sabato 29 agosto 2015

Ant-Man

L'universo cinematografico Marvel riesce a sorprendere persino me. Ant-Man non é mai stato il mio supereroe preferito, e non sono l'unico a pensarla così, se devo giudicare gli innumerevoli tentativi (tutti falliti) di rilanciare il personaggio dalla sua prima apparizione nel 1961.
Questo film ci riesce.
Non solo, ma aggiunge profondità anche all'Universo nel suo insieme, costruendogli un passato.
Ci vuole un po' per abituarsi all'idea di Hank Pym come "supereroe in pensione" che cerca di addestrare il suo successore, e anche al fatto che ha una figlia ("ripescata" da un futuro alternativo e inserita nella continuity regolare in maniera impeccabile, con un'attrice come Evangeline Lilly che riesce a bucare lo schermo) ma alla fine sembra naturale, come se fosse stato sempre così.
Anche la colonna sonora ha un vago sapore retrò, come se questo film fosse il seguito di una qualche saga sepolta negli anni '60 e riportata alla ribalta.
E la saga é destinata a continuare.
Congratulazioni a questo film, che é riuscito a farmi piacere persino Ant-Man.

lunedì 24 agosto 2015

Stirling Arcade

Scoprire la storia di Stirling é stata un'esperienza esaltante, ma non troppo sorprendente: che fosse un crocevia della storia infatti, già lo sapevo. I tesori della Stirling moderna invece, erano del tutto insapettati, e sono riusciti a sorprendermi per ben due volte.
Stirling Arcade
La prima sorpresa é stata la Stirling Arcade, anche lei a modo suo un edificio storico, con il suo stile tardo-vittoriano che mi ha fatto subito sentire a casa, e non solo per la mia passione per Sherlock Holmes.
Quella di Stirling infatti, é solo una delle tante Arcades sparse per tutto il Regno Unito, che sono le antenate dei moderni Centri Commerciali.
Come me i miei lettori, in particolare quelli che abitano a Milano, dovrebbero aver notato qualcosa di familiare.
La Galleria Vittorio Emanuele II dovrebbe chiamarsi
"Galleria Edoardo VII" (foto: Wikipedia)
Anche Milano infatti ha la sua Arcade, realizzata prendendo come modello le sue sorelle oltre la Manica (in particolare la Burlington Arcade di Londra) e seguendo lo stesso stile: si tratta della Galleria Vittorio Emanuele II, il "salotto" della città. A differenza della Gran Bretagna, dove se ne può trovare una in ogni città, da questa parte delle Alpi ne esistono solo due, di cui tuttavia quella milanese é la più grande e la più vecchia ancora esistente. Una terza, la Vecchia Galleria de Cristoforis, si trovava anch'essa a Milano, ma é stata demolita negli anni '50.
Divinity
La vera sorpresa però, non é stata tanto la Stirling Arcade in sé, ma il fatto che al suo interno si trovassero ben due negozi di fumetti.
Orion's Belt é specializzato nel Merchandising e nei giochi di carte collezionabili, se però seguite qualche serie in particolare, o siete alla ricerca di numeri arretrati, allora BannJaxx Comics, il negozio di fumetti "ufficiale" di Stirling é il posto che fa per voi: il proprietario, Dave Rice, risponderà a qualunque vostra domanda sulle ultime novità Marvel, DC e indipendenti.
Troverete entrambi i negozi a poca distanza l'uno dall'altro. Se invece siete inclini a qualcosa di più spirituale, all'interno dell'Arcade troverete anche un centro per lo yoga, ma non dimenticate di comprare prima le candele e le stecche di incenso da Divinity (Chiedete di Joan).
Avevo detto che dalla Stirling moderna avevo avuto due sorprese, ma allora quale é stata l'altra? Per saperlo, continuate a leggere.

sabato 22 agosto 2015

Dalle Alpi alle Highlands: Braveheart

Sono già passato da Stirling almeno altre tre volte, ma mi sono sempre limitato a delle brevi visite: a parte il castello e il monumento a William Wallace, la città vera e propria é un piccolo borgo, uggioso e sonnolento, in mezzo alle montagne, che non offre nulla di particolare interesse.
Su questo stesso ponte sono state combattute ben due 
battaglie per il controllo delle Highlands
Ricordavo però che si trovava più o meno a metà strada tra Edimburgo e Glencoe, e quindi mi é sembrato un buon posto per fare una tappa intermedia.
Gli anni che ho passato ad attraversare la Gran Bretagna da Dover a Inverness, e l'Irlanda da Dublino alle isole Aran, avrebbero dovuto ricordarmi che queste isole hanno più storia dell'Italia e della Grecia messe assieme, ma che, a differenza dei Greci e degli Italiani, non amano vantarsene.
A causa della sua posizione strategica, Stirling era già un 
luogo importante durante l'Età del Bronzo
Per questo motivo, sono proprio i luoghi in apparenza più insignificanti a riservare il maggior numero di sorprese.
Stirling non é soltanto "a metà strada", é un passaggio obbligato che collega le Lowlands con le Highlands, e dal punto di vista strategico, controllare Stirling significava controllare tutta la Scozia (questo spiega anche perché William Wallace si sia dato tanta pena per difenderla).
Il Lupo di Stirling
Stirling però non é legata soltanto a William Wallace: sulla collina di Dumyat si trova Logie Old Kirk, una chiesa in rovina che risale al 1684, anche se i documenti sembrano attestarne l'esistenza almeno dal 1178.
Il nome Logie mi ha subito fatto suonare un campanello, mi ricordava infatti il Dio Vichingo Loki, e mi sono chiesto se da Stirling non fossero per caso passati i Vichinghi.
Ai piedi del castello ho trovato una targa che confermava la presenza vichinga all'incirca dall'anno 800, e l'esistenza di due tombe vichinghe, chiamate Hogbacks, proprio nelle vicinanze di Logie Old Kirk.
Secondo la leggenda, l'ululato di un lupo avrebbe messo in allarme la città, permettendole di difendersi da un raid notturno. Per questo motivo, il lupo si trova sullo stemma di Stirling.
Ma c'erano ancora altre sorprese, che Stirling sembrava aver tenuto da parte per me.
Continuate a leggere.

giovedì 20 agosto 2015

Dalle Alpi alle Highlands: Wild Rover

Il mio viaggio mi ha portato ad attraversare il profondo cuore della Scozia: sono partito da Edimburgo, poi mi sono diretto a Stirling, e dopo una sosta a Glasgow, sono ripartito per Oban. Da Oban, ripassando per Glasgow, mi sono mosso verso Dundee, quindi di nuovo a Edimburgo, dove ho ripreso l'aereo per Milano.
Pollock Halls
Ormai conosco Edimburgo così bene che, quando qualcuno mi ha fermato per strada e mi ha chiesto dov'era la Stazione di Weaverley, sono stato persino in grado di indicargliela!
Già che siamo in argomento, se uscendo dalla Stazione di Weaverley in direzione Princes Street, invece di salire fino al livello della strada girate a sinistra sull'ammezzato, entrate direttamente nel Princes Mall Shopping Center.
All'interno del centro commerciale potete trovare l'Anime Republic, un negozio specializzato in animazione giapponese, materiale per cosplayers (costumi e accessori, che possono essere provati nel piccolo camerino) e carte di Yu-Gi-Oh, compreso uno spazio nel retro con dei tavoli per giocare.
Arthur's Seat
Uscendo dal centro commerciale, tenendo la Città Vecchia e la Stazione alla vostra sinistra, se attraversate la strada vi troverete di fianco il monumento a Sir Walter Scott. A questo punto, scendete le scale fino ad arrivare nel parco, e proseguite in direzione della Città Vecchia, e vi troverete sotto le mura del Castello.
Se vi serve un alloggio, potete trovarne uno a un buon prezzo al Pollock Halls, che si trova all'interno del campus dell'Università di Edimburgo; durante l'estate infatti, le stanze per gli studenti non si usano, e così le si riadatta per ospitare i turisti (questo sistema mi ha permesso di trovare un alloggio comodo in fretta e di risparmiare sui pernottamenti). Pollock Halls inoltre, si trova proprio all'entrata di Holyrood Park, dove, camminando, si può raggiungere la collina nota come Arthur's Seat. A tutti i miei amici appassionati di Cosplay e di leggende Arturiane raccomando l'esperienza (almeno per quanto riguarda il Pollock Halls tuttavia, consiglio di prenotare in anticipo, perché in agosto, in corrispondenza del Fringe Festival, gli alloggi sono molto richiesti).
Spero di poter approfondire l'argomento Re Artù in uno dei prossimi articoli; continuate a leggere.

martedì 18 agosto 2015

Ye Jacobites by name (lend an ear, lend an ear)

Ben ritrovati, miei carissimi lettori.Vorrei approfittare di quest'ultimo periodo in coda alle vacanze estive, per condividere qualcosa con voi.
Non ho mai fatto mistero della mia grande passione per la Storia, particolarmente per la Storia delle popolazioni che hanno vissuto e vivono nella cornice delle coste Atlantiche, che gli Antichi Greci chiamavano il Grande Oceano e oggi gli Inglesi chiamano la Pozzanghera.
Due anni fa, su questo stesso blog, ho parlato del mio viaggio in Irlanda; quest'anno, sono stato in Scozia, dove nel giro di tre settimane ho visitato cinque città, un castello, due musei e un'oasi naturalistica (oltre a tre cinema e un numero imprecisato di centri commerciali) ho scattato quasi un centinaio di foto e soprattutto, ho tenuto un diario di viaggio.
Prima di andare avanti, vorrei ricordare che questo blog non parla di politica; é mia intenzione limitarmi a raccontare la storia così come l'ho vista, e tenere per me le mie opinioni dove questo é possibile, o di lasciarle confinate sullo sfondo dove non lo é. Questo non significa che io non abbia una mia interpretazione dei fatti, o che rinuncerò ad esporre la mia narrativa; prendetela semplicemente come una delle tante letture possibili.
Mi rendo conto della difficoltà e delle forti emozioni che certi argomenti susciteranno in molti (me per primo!) ma pregherei i miei lettori di fare altrettanto.
La mia intenzione é di guidarvi lungo le strade che ho percorso, di mostrarvi quello che ho osservato e di trasmettervi, se possibile, le mie stesse sensazioni.
I miei lettori di vecchia data avranno ormai familiarità con il mio modo di riallacciare tra loro argomenti anche molto distanti, dalla Storia al Cinema, dalla Scienza alla Letteratura, lungo una vasta estensione che spesso porta in luoghi inaspettati ma inaspettatamente familiari; quelli nuovi, tra cui spero ce ne sarà qualcuno al di là della Manica, potranno divertirsi a scoprirlo.
Alla fine, vorrei creare con il vostro aiuto un'immagine nuova, una storia da raccontare la sera, o per dirla con il poeta scozzese Robert Burns, una ballata.
Un progetto forse troppo ambizioso, che molto probabilmente é destinato ad infrangersi come le onde sulla costa di Argyll, ma voi continuate a leggere, non si sa mai cosa le onde possono trascinare sulla spiaggia.