giovedì 14 luglio 2016

Busto in Fantasy II: Area Autoproduzione

Sarebbe forse troppo cliché affermare che l'Area di Autoproduzione é il cuore di ogni fiera del fumetto, ma i piccoli eventi come il Busto in Fantasy crescono attorno a quella.
Molto spesso anzi non riceve l'attenzione che merita, visto che si tratta di una specie di zona grigia che segna il passaggio tra il mondo di tutti i giorni, con le sue catene fatte di mediocrità, e il mondo che ogni giorno ci sforziamo di realizzare e di raggiungere.
Il gioco presentato da Secret of Light, una versione beta ancora senza nome, potrebbe essere una metafora di questo intero passaggio.
Secret of Light é una comunità che esiste allo scopo di facilitare e promuovere produzione, scambio e vendita di materiale di ambientazione per i giochi da tavolo, di miniature e per i wargames.
In queste foto potete vedere un dungeon e un'ambientazione post-apocalittica, entrambe componibili e customizzabili a seconda delle esigenze della campagna.
Valentina G., Illustratrice
Tuttavia ogni cosa deve essere immaginata prima di essere inventata, e per questo motivo nelle aree di autoproduzione non mancano mai gli illustratori.
In questa edizione sono rimasto piacevolmente colpito da Moon Child's Productions e dalla sua illustratrice di punta, Valentina, il cui stile é una combinazione manga-gotica che sembra inserirsi alla perfezione nella corrente artistica anglo-giapponese la cui origine si riallaccia all'Art Nouveau.
Caratteristica del periodo tardo-Vittoriano ed Edwardiano, questa corrente ha poi visto un declino nel periodo interbellico, dovuto in parte alla crisi economica e in parte alla politica, per poi riaffermarsi negli anni '70 e '80 portando allo stile dei fumetti che oggi conosciamo, e sviluppandosi ulteriormente a cavallo del Millennio con il Revival Celtico.
Alla luce di questo, Moon Child's Productions si trova a casa al Museo del Tessile di Busto Arsizio, e sembra già essersi ambientata.
Segnalo inoltre il gruppo Retrogaming di Bergamo, e Il Nano Nefasto Painting Workshop, che non si trovava nell'Area di Autoproduzione ma presso lo stage di Void Games Saronno.
Continuate a leggere.

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