lunedì 6 marzo 2017

Cartoomics 2017 - Introduzione

La mia più grande paura ogni volta che vado a una fiera del fumetto é di non avere niente da dire, che l'edizione di quest'anno sia uguale a quella dell'anno scorso, senza novità degne di nota.
Quello che trovo invece é un rassicurante senso di familiarità, senza però rinunciare alla voglia di andare avanti e migliorarsi, perché a noi nerd non piace stare con le mani in mano, né amiamo cullarci troppo sui nostri allori.
Kalenda Maya
Se il Bustofolk é un omaggio alla tradizione e uno sguardo alle nostre origini, il Cartoomics di Rho è il luogo dove le tradizioni incontrano il mondo moderno e le origini proseguono fino a raggiungere il lontano futuro, in quello che ormai ho imparato essere un ciclo infinito.
Alice Serra come Varda (dal Silmarillion)
E così può capitare di trovare danze e musiche tradizionali bretoni, irlandesi o tirolesi accanto a Iron Man e agli Avengers, o l'ultimo film di Scarlett Johansson in anteprima vicino a uno spettacolo di balletto classico, ma soprattutto vecchi amici con idee sempre nuove, perché questo, io penso, é il mondo del Fumetto, e forse l'intera tradizione dai tempi di Omero a questa parte: vecchi amici, con idee sempre nuove.
E se qualche volta l'idea proprio non ci viene, quale modo migliore di trovare l'ispirazione di farsi un giro al Cartoomics?
Qui il visitatore può trovarsi faccia a faccia con un drago (o passare al draghile per adottarne uno) e poi imbarcarsi su un'astronave diretta verso una lontana galassia, o affrontare un'orda di zombie a Racoon City e trovare rifugio tra gli Elfi di Lothlorien, a patto di non perdersi nei sentieri labirintici tra un mondo e l'altro
(e tra gli stand e le bancarelle della fiera). E se, come amava ripetere J.R.R. Tolkien, la fantasia non é la diserzione del vigliacco, ma l'evasione del prigioniero dalla banalità per poi tornare con un esercito, beh, noi non abbiamo  solo un esercito, noi abbiamo anche un Hulk, e sembra anche parecchio arrabbiato.
Io penso che la fantasia sia le fondamenta su cui si costruisce la realtà, e a proposito di costruire, mi chiedo cosa avrebbe pensato Tolkien nel vedere il mondo da lui creato prendere forma in versione Lego, o addirittura corpo (e armi - si parlava di un esercito) grazie ai membri de La Quarta Era.
Continuate a leggere.

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